“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Queste parole di Ungaretti ci portano a riflettere sulla fragilità umana, un tema che può sembrare debolezza, ma che in realtà è la chiave per comprendere la nostra umanità.
La fragilità è inevitabile, è il prezzo della nostra esistenza. È ciò che ci rende umani, ciò che ci fa sentire il dolore e la gioia.
È la consapevolezza della nostra imperfezione che ci permette di entrare in contatto con noi stessi e con gli altri.
Quando riconosciamo e accettiamo la nostra fragilità, scopriamo che non siamo soli.
La fragilità condivisa è il fondamento della connessione umana, è ciò che ci fa aggregare e cercare la salvezza insieme.
Ma ci sono fragilità che possono allontanarci, quelle che ci fanno vergognare e che non vogliamo mostrare.
Tuttavia, se riconosciuta e accettata, la fragilità può diventare un combustibile per il rapporto, un’opportunità per creare prossimità, empatia e connessione.
È il momento di chiedersi: conosci le tue fragilità? Le hai mai viste come risorse? Come puoi utilizzarle per creare legami più profondi con te stesso e con gli altri?
(Floriana Terranova)




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