La parola speranza è profondamente radicata nella radice sanscrita spa. Questa implica il concetto di tendere, dirigersi verso una meta. Si riferisce a una visione.
In effetti, la speranza rappresenta l’emozione fondamentale che ci consente di perseverare nell’esistenza. Essa svolge un ruolo cruciale nel sostenerci durante le circostanze più difficili e sfavorevoli.
Riconnette a una profonda pulsione vitale, inducendo il nostro corpo e la nostra mente a non rinunciare mai all’opportunità di vivere nel migliore dei modi, affrontando ogni circostanza e possibilità con determinazione.
La speranza incorpora i valori fondamentali della fiducia, dell’ottimismo e della tenacia. Si associa alla resistenza e alla resilienza di cui siamo dotati. Supera la mera razionalità e si amalgama con un’esperienza interiore profonda.
È quella sensazione che si sviluppa dentro di noi e che richiede il giusto nutrimento per poter prosperare.
Senza speranza, la vita perde il suo significato e la vitalità svanisce.
In psicologia, la speranza è strettamente legata a un profondo senso di fiducia in sé stessi e al concetto di agentività discusso da Bandura, il quale si riferisce alla capacità di influenzare gli eventi e di determinare il proprio destino.
Se la speranza è ciò che rinvigorisce la fiducia in sé e nel mondo, è parimenti necessario che essa assuma una dimensione più tangibile. Questa dimensione si manifesta attraverso azioni e decisioni specifiche che, con deliberata costanza, delineano il percorso da intraprendere.
Ciò che si concretizza nella mente rappresenta la progettualità dell’individuo. Motivato da una profonda speranza e da una solida fiducia, l’individuo getta le fondamenta del cambiamento.
La trasformazione si avvale di molteplici elementi interconnessi, anziché di un singolo fattore. Questi elementi comprendono non solo la capacità di comprendere e gestire le risorse interne ed esterne, ma anche una convinzione personale, tendenzialmente stabile, nella possibilità di intraprendere azioni che apportino benefici a se stessi.
Questo stabilisce le fondamenta per la continuazione dell’esistenza umana.
L’uomo, privato della capacità di sperare, perde il suo vigore, la sua ambizione, il desiderio di realizzare e il contatto con la realtà.
Nutrire la speranza significa nutrire il desiderio.
Nutrire il desiderio significa accettare la mancanza.
Accettare la mancanza significa essere svegli.
Essere svegli significa darsi la possibilità di nascere ogni giorno.
Floriana Terranova




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